Jet grouting

Jet grouting – monofluido, bifluido e trifluido

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Il jet grouting consente di realizzare colonne e paratie attraverso il trattamento del terreno in situ; esso avviene con l’iniezione ad alta pressione di una miscela stabilizzante, solitamente a base cementizia, attraverso ugelli posti all'estremità di un’asta in rotazione che viene progressivamente estratta. 


Il jet grouting è una lavorazione estremamente flessibile, tuttavia alcune tipologie di terreno rendono inefficace o antieconomica questa scelta tecnologica: in linea di massima, i limiti sono rappresentati dalle argille consolidate e dalle ghiaie grossolane (ciottoli) con pezzature significative; per quanto ciottoli e trovanti limitino l’efficacia di questa tecnologia, in taluni progetti il jet grouting è previsto anche in tale stratigrafia limite e i trovanti vengono ammorsati dall'iniezione. 


La dimensione delle colonne, dai 60 cm a oltre 400 cm di diametro, seppur condizionata dalla tipologia di terreno, è in funzione della tecnica di jetting utilizzata.

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Monofluido

La miscela cementizia viene pompata a una pressione fino a 600 bar attraverso le aste cave sino a uno o più ugelli posti all'estremità delle stesse.

Bifluido

L’asta utilizzata ha una doppia cavità, una per la miscela in pressione e una per l’aria compressa che favorisce il taglio del terreno implementando la proiezione della miscela.

Trifluido

Analogamente alla precedente, oltre che all'aria compressa viene gestito anche un getto di acqua in pressione per le stesse finalità.

  • Strutture per interventi di edilizia

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  • Mezzo per scavi e servizi di movimento terra

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Realizzazioni

Attualmente con la tecnologia jet grouting vengono realizzate: 

  • colonne circolari isolate da verticali a suborizzontali per il consolidamento del terreno;
  • colonne circolari armate, con armatura tubolare o putrella d’acciaio, per la formazione di paratie;
  • colonne circolari concatenate per la formazione di tappi di fondo;
  • colonne circolari o ellittiche secanti per la formazione di paratie o setti;
  • diaframmi sottili attraverso l’impiego della tecnica del jetting monodirezionale.


Marini Ermenegildo S.p.A. vanta una notevole esperienza acquisita nel corso dei decenni e dispone di un’ampia gamma di moderne attrezzature per l'esecuzione di questo tipo di lavori.

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Jet grouting ellittico – Paratie

 Le paratie sono colonne ellittiche compenetrate tra loro a un interasse minore della lunghezza longitudinale; esse vengono realizzate in sequenza (a fresco) o in sequenza alternata (colonne primarie/secondarie).

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     Le tecniche utilizzate per la realizzazione di una paratia in jet grouting riprendono gli schemi adottati nella microperforazione, unendo la pratica consolidata alla possibilità d’impermeabilizzare contestualmente il fronte di scavo per attuare maggiori condizioni di sicurezza in fase di scavo evitando il trattamento dei fronti con spritz beton.




    La loro esecuzione è più veloce, con minor numero di giunti, con minor spurgo e senza sprechi di miscela stabilizzante necessaria ad assicurare lo spessore della paratia nel caso d’impiego di colonne circolari; la loro lunghezza longitudinale, in funzione dei terreni trattati, è uguale al diametro ottenibile in una colonna circolare (oltre 450 cm), con il vantaggio che lo spessore, a prescindere dalla lunghezza del "pannello", può essere contenuto nell'ordine dei 40-60-80-100 cm.


    In funzione della loro struttura globale le paratie vengono classificate in:

    • Paratia semplice: realizzata con colonne ellittiche solitamente di spessore notevole per contrastare la spinta a tergo della paratia; è adatta per fronti di scavo di modesta profondità.
    • Paratia armata: come la precedente, ma utilizzando spessori inferiori, con inserimento di putrelle o tubolari in acciaio per conferire maggiore inerzia alla paratia. L’impiego di colonne ellittiche consente l’inserimento di armature "fuori asse" aumentando così l’inerzia della paratia stessa.
    • Paratia complessa: è l’insieme di pali trivellati (pali primari) e di colonne ellittiche, armate o meno (pali secondari); questa paratia assicura la ritenuta idraulica, offrendo al contempo una notevole inerzia conferita dalla struttura dei pali. Sensibili sono i vantaggi in termini di tempo di esecuzione poiché in sede di esecuzione dei pali secondari non è necessario provvedere alla riduzione delle intersezioni dei pali primari.
    • Paratia tirantata: consente di raggiungere profondità di scavo notevoli in funzione del numero di ordini di tiranti adottati; al fine di ridurre i costi e i tempi di realizzazione, il contrasto alla spinta da tergo può essere incrementato con un ordine di tiranti in testa (sulla trave di coronamento), o con l’impiego di contrasti metallici posti sulla trave di coronamento in prossimità degli angoli o tra lati paralleli di modesta lunghezza.

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